“Rosso di sera bel tempo si spera” di Sabrina Pistone

«A volte la realtà supera la fantasia.
A volte, leggiamo storie di vita, talmente black, da sembrarci un film, scritto e arricchito dei particolari più suadenti!
Quando una storia supera il limite dell’ammissibile, per una difesa interiore, forse la consideriamo un bel copione da teatro! Non è facile poter dire con estrema verità quello che una donna subisce in quelle famose “quattro mura di casa”. Il mio scritto “Rosso di sera bel tempo si spera” non è altro che ispirato a una storia vera: La mia!» Così ha risposto Sabrina Pistone (nelle foto) alla nostra domanda su quale film le avesse ispirato lo scritto che di seguito pubblichiamo.

IMG-20200209-WA0006Attualmente Sabrina sta lottando contro un “mostro” che certamente sconfiggerà con l’energia del suo essere La vita! Durante l’incontro avuto qualche giorno fa, ci ha anche detto che si può scrivere ogni cosa di lei, ed ha aggiunto, «perché è figlia della verità, che è la cosa che più mi interessa e per la quale lotto!».

Sabrina, oltre ad essere una bravissima disegnatrice e pittrice, allieva del pittore Piero Serboli, è anche una valida scrittrice, a tal proposito, nel corso del nostro incontro, ci ha rivelato che sta scrivendo un libro che presto pubblicherà.
Sabrina ci ha ancora raccontato: «Ero una giovane ragazza, dal cuore limpido e puro, dai sentimenti intatti e nutriti con cibo sano e perle di saggezza di mio padre!
Vivevo a Bologna, era l’anno 2007, studiavo Storia dell’Arte al famigerato DAMS! Ero tutta sogni e libertà! Non avevo mai respirato tanta libertà e quando questa lascia il posto all’innamoramento, inizia un duello interiore che fa a pugni con un sentimento antico, quale l’amore. L’amore arrivò e scombussolò la mia quiete e il mio sentiero felice e spensierato. Un uomo, un amore malato, si insediavano nella mia vita come una serpe furba e furibonda! Ben presto, mi trovai in una trappola chiamata “storia d’amore”, ma dell’amore vero, vi era ben poco: paranoie inaudite e feroci come belve, ossessioni allucinanti, possesso e gelosie prive di fondamenta, torture mentali che spaccavano in due il mio intelletto, un 50% di residuo di lucidità contro un 50% di offuscamento della realtà eIMG-20200209-WA0002 plagio da parte di un uomo che aveva smarrito, forse da tempo, quel bel concetto e valore che tutti chiamano Amore! Lui, il Signor Amore, non lo conosceva affatto, conosceva la distorsione dello stesso: confondeva la bellezza con la bruttura, ossessionato e ossessionante, infondeva paura, spesso terrore, provocava e umiliava, sconosceva il diritto di libertà della donna, il mio! Mi ha schiaffeggiata con violenza, mi ha sbattuta al muro afferrando i miei bellissimi capelli, mi ha messo le mani alla gola, per poi allentare la presa. Forse un angelo mi ha salvata! Mi ha “amata” e mi ha odiata! Mi ha trattata come una scopa inutilizzata e mi ha coccolata come una delle più belle principesse. Mi ha apprezzata per la mia cucina sicula, e mi ha disprezzata per la mia solarità (anch’essa sicula) a suo avviso troppo audace ed esuberante. Ha inventato film, ha creato personaggi inesistenti, ha dato vita a fantasmi e a idee assurde, ha violato la mia bellezza, ha assassinato i miei sogni di giovane ragazza, ha annientato i miei rapporti umani, ha fatto tabula rasa attorno a me, ha dato fuoco in un grande falò ai miei obiettivi e IMG-20200209-WA0005ai miei giorni felici, al mio cuore disintegrato e al mio animo lacerato. Ha giocato con i miei sentimenti in un rimbalzare di folli considerazioni, e amava e odiava, e amava e distruggeva la mia mente. La sua violenza psicologica ha fatto di me una carta stropicciata, tagliuzzata, lasciata nell’angolo di una stanza che profumava di “Roma uomo”. Ho conosciuto la violenza del corpo e ancor più la violenza perpetuata dell’anima. Quest’ultima ci ha messo 10 anni a risorgere dalle sue ceneri. Un giorno ho visto volare in alto nel cielo una bella Fenice che planava in piena libertà».

A conclusione del nostro incontro, Sabrina Pistone ci ha consegnato il suo scritto intitolato “Rosso di sera bel tempo si spera” che integralmente di seguito trascriviamo.

«Rosso!
Ho sempre trovato affascinante e mistica la sua intensità, quella che attrae lo sguardo, quella che fa volare il desiderio verso un gioco passionale intriso d’amore, d’amore sì!
L’eleganza di un Rosso Valentino. IMG-20200209-WA0009
Rosse scarpe ben in vista nelle lussuose vetrine delle città. Rosso, il Red carpet che si srotola tra un trasloco e l’altro del cuore. Di rosso carminio dipingo un soldatino.
Rosso … tu fai sognare … e fai tremare. L’intensità di uno schiaffo colora il mio viso, la rabbia si tinge di rosso, il sangue sporca l’anima e le bianche lenzuola profumate. Non c’è più fascino, non c’è amore, non c’è idillio, non c’è pace in questo nido di rovi. “Sbatto” contro una porta, Noo! È stato il vento a chiuderla sul mio dolce viso. Le sue mani fremono contro la mia pelle delicata. La sua ira, come quella di Achille, ha travolto il mio corpo che per “sbaglio” per un tappeto piegatosi su se stesso, mi ha fatto inciampare nelle sue luride mani piene di sporca virilità.
Mi rivolgo a te: tu non sei una donna, tu sei un “gigante di menzogne”, tu racconti frottole al tuo uomo.
Lui ti ama, lui ama tutto di te: ama i lividi che ti ha disegnato sulla pelle bianca; ama quel buco fra i capelli che con “cura” ha estirpato; ama le bruciature che ti ha provocato come un suino marchiato a fuoco.
Ama di te i tuoi sogni infranti, le tue amiche svanite nella nebbia, ama di te il tuo insolito modo di abbracciarlo … hai risvegliato il suo demone. Ama di te la tua voce tremante, quando i suoi occhi infuocati ti saettano il cuore. Ama il tuo terrore espanso in tutta la stanza. Ama di te le corse forsennate verso il telefono che mai raggiungerai, perché arriverà prima di te il mostro. Ama di te il tuo freddo sudore, ne sente il brivido quando scivoli sul gelido pavimento di marmo …
Tu non sei una donna, ti sussurra! Tu esisti perché io ti dono la possibilità di essereIMG-20200209-WA0010 qualcuno, nella vita, nella società (dalla quale ti isola, il meschino) … non credere di valere qualcosa senza me accanto, tu non sei nessuno! Ulisse ingannò Polifemo, tu donna non ingannerai mai il tuo uomo con i tuoi modi dolci … con la maglietta della Croce Rossa addosso, non salverai nessuno. Lui ha fame di te. Ti divora il cuore e l’animo come un cannibale che mastica le tue emozioni perdute. Il tuo corpo si sgretola, deperisce, si spegne piano piano, lentamente muore. Ha sete del tuo spirito luminoso, lui non conosce la luce, e così vaga nel buio e nel gelo del suo essere, come un lupo mannaro. Con le mani avvinghiate al tuo collo, ti “ama” e ti odia, ti respira e ti punisce, ti possiede e ti butta via, accartocciata in un angolo dove ride come un joker e si beffa di te. Ti chiede umilmente scusa, si gongola nella sua tormentata follia d’amore.
Una vocina, ti suggerirà che è un amore malato. Sei fragile donna e credi ancora alle favole. Che tenerezza che mi fai, ti vedo sai, piegata in due dal dolore con le tue mani incollate alIMG-20200209-WA0001 viso per non vedere più dolore e le gambe bastonate, che zoppicano in quel desiderio di rivalsa. Vedo i tuoi occhi spenti donna, e il tuo respiro affannato che anela aria di libertà. Sei consapevole che ha trafitto la primavera più bella del tuo vivere? Possiedi un minimo di lucidità che ti consente una fuga d’Egitto, degna di un velocista che sta tagliando un traguardo?
Donna, amica della mia natura selvaggia, ti suggerisco una corsa, che alleggerisca il peso che porti nel cuore.
Corri, veloce, fuggi, scappa, scappa, scappa via da lui e da te, quella te, che ha bisogno solo di RISVEGLIARSI, di abbracciare la vita, di vedere la bellezza fuori da quelle finte pareti di carta dove tutto odora di morte … fuori, dove il sole ti scalda, il vento ti accarezza e tu donna, vestita con un abito rosso, pedalando in bicicletta non rinunci alla vita ma la onori con la tua scelta d’amore verso te stessa!»
Sabrina Pistone (in Arte JORA) 

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2 pensieri su ““Rosso di sera bel tempo si spera” di Sabrina Pistone

  1. È stato emozionante leggere le tue parole. E mentre leggevo, nella mente mi sembrava di vedere le scene di quei gesti, di quelle violenze subite. Ma sei forte, lo sei stata e lo sarai sempre e ti libererai anche di quel “mostro” con cui stai ancora lottando. Coraggio Sabrina, non mollare.

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